L’emergenza coronavirus non ferma il progetto sul recupero delle eccedenze alimentari delle Acli di Padova.
Mentre molte realtà del territorio continuano il loro instancabile lavoro di servizio ai più deboli “Re.T.E. Solid.A.” resta al loro fianco.
Il progetto delle Acli di Padova organizza e gestisce il recupero e il riutilizzo di eccedenze soprattutto alimentari, siano esse pasti cotti, prodotti prossimi alla scadenza o invenduto della produzione agricola, gestendo a regime oltre 1 milione di euro di prodotti all’anno.
Dato il particolare momento e la chiusura di molte attività, il mercato è particolarmente saturo di prodotti invenduti, mentre molte famiglie stanno sentendo sempre di più l’effetto delle reazioni a catena causate dall’epidemia: ditte chiuse, cassaintegrazione, disoccupazione, limiti agli spostamenti, figli a casa…
Per provare a chiudere il cerchio e portare un reale beneficio in questo momento di difficoltà, “Re.T.E. Solid.A.” continua a lavorare per raccogliere le donazioni che le ditte possono fare delle loro eccedenze (e non solo), garantendo la corretta gestione documentale e igienico-sanitaria dei prodotti, e organizzando la redistribuzione alle associazioni ed enti beneficiari che continuano ad operare al fianco degli ultimi.
Assieme alla protezione civile il progetto delle Acli di Padova ha gestito negli ultimi giorni un carico di 27 quintali di prodotti surgelati donati dalla Giovanni Rana, 100 quintali di frutta fresca donata dalla Dal Bello Sife e 13000 uova donate dalla Azienda Vanzelli di Sant’Angelo di Piove di Sacco.