La diciassettesima edizione del Labour Film Festival, la rassegna dedicata all’incontro tra cinema e lavoro promossa da Acli e Cisl Lombardia, si terrà quest’anno dal 2 settembre al 7 ottobre.
Unico in Italia, il festival anche quest’anno ripropone la formula articolata su tre sezioni: Labour.Short, dedicata ai cortometraggi; Labour.Doc, ai documentari, e Labour Film, i lungometraggi di fiction.
Complessivamente, il programma prevede 19 appuntamenti, 26 pellicole e diverse serate speciali, con l’intervento di registi ed esperti. Chiuderà la rassegna il Labour Short Award, la serata dedicata ai corti che ogni anno riscuote grande successo.
Nella sezione dei lungometraggi verranno proiettate pellicole pluripremiate come “Nomadland” di Chloé Zhao ma anche lavori notevoli anche se meno conosciuti come “Spaccapietre” di Gianluca e Massimiliano De Serio, “Figli del Sole” dell’iraniano Majid Majidi, “Semina il vento” di Danilo Caputo.
“Il Labour Film Festival – dice il presidente regionale delle Acli della Lombardia Martino Troncatti – mette a fuoco i temi legati al lavoro: il lavoro che c’è, quello che c’era e non c’è più, quello che manca, quello che cambia e si trasforma, quello che verrà”.
L’intera rassegna si svolge come sempre al Cinema Rondinella di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, con il patrocinio del Servizio per la vita sociale e il lavoro della Diocesi e di Europa Cinemas, e con la collaborazione del Circolo Acli San Clemente, di Lombardia Servizi e di BiblioLavoro.