Le Acli di Cremona lanciano l’allarme sul fenomeno del riarmo nucleare.
Lo fanno con una iniziativa su “La politica al servizio della pace. Europa e Italia di fronte al riarmo nucleare” in programma per venerdi 29 marzo alle ore 17,30 presso la sede provinciale delle Acli di via Massaia.
A presentare la situazione sarà don Renato Sacco coordinatore nazionale di Pax Christi.
Alla vigilia delle nuove elezioni europee, l’Unione si trova al centro di un nuovo processo di riarmo nucleare delle superpotenze.
La campagna Ican, premio Nobel per la pace 2017, ha promosso il trattato Onu sulla proibizione delle armi nucleari che è stato ratificato da 122 stati, ma non dall’Italia.
“Cosa trattiene il nostro paese dal sottoscriverlo?” si chiedono i promotori dell’iniziativa.
Il ritiro degli Stati Uniti dal trattato Inf (Intermediate-Range Nuclear Forces) e un’analoga decisione da parte della Russia stanno riportando l’Italia e l’Europa ai momenti peggiori della Guerra Fredda.
Trump ha annunciato la costruzione di nuove categorie di missili nucleari e il Governo russo farà lo stesso.
Presto arriveranno in Italia anche gli F35 a testata atomica.
“E’ quanto mai urgente – spiegano le Acli di Cremona – ascoltare il monito di Papa Francesco che dichiara immorale il possesso e l’uso delle armi nucleari e chiede alla politica di dire no al riarmo e alla guerra”.