La Prima Rassegna nazionale di arti figurative “Il lavoro italiano” viene organizzata dalle Acli dal 7 al 20 ottobre del 1964.
“Il lavoro italiano” è una splendida “invenzione” dell’allora vicepresidente centrale delle Acli Carlo Borrini.
Siamo sotto la vulcanica presidenza di Livio Labor e le Acli avviano “una felice occasione di incontro tra il Movimento Aclista e il mondo della cultura e dell’arte”.
All’iniziativa partecipano 462 pittori con 512 opere selezionate tra le 1.119 inviate.
L’evento, svolto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, si tiene a Roma nelle sale del Palazzo delle esposizioni e galleria d’arte di via Milano.
Le Acli aprono un versante artistico dedicato al lavoro con l’intento di “considerare con attentissima cura ogni problema connesso all’elevazione spirituale dei giovani e alla valorizzazione di ogni loro fermento di natura artistica”.
Presidente del Comitato organizzatore è appunto Carlo Borrini. Componenti sono Marino Carboni, Bartolo Ciccardini, Geo Brenna. Il Comitato d’onore della Rassegna comprende ministri e parlamentari in gran numero con nomi di grande rilievo: Aldo Moro, Giulio Andreotti, Paolo Emilio Taviani, Emilio Colombo, Bernardo Mattarella, Cesare Merzagora e molti altri.
La Commissione giudicatrice è presieduta da Fortunato Bellonzi, Segretario della famosa Quadriennale Romana.
Ben 59 i riconoscimenti, a partire dal premio-acquisto di 500.000 lire (rispetto al costo della vita, circa 5.000 euro di oggi) offerto dalla Presidenza Centrale delle Acli.
Alla Rassegna partecipano numerosi artisti da tutta Italia. In alcuni casi si tratta di autori che in seguito percorreranno la strada del successo ma, aldilà della loro carriera, molte opere presentate sono di un notevole livello artistico. Lorenzo Scheggi Merlini, in un articolo su Azione Sociale, presenta “La macchina impazzita” di Ennio Calabria (vivente) che vince il premio della Presidenza delle Acli. Nella tela “viene esasperato il rapporto di dipendenza dell’uomo dalla macchina che, prendendo vita, lo avvolge fino a schiacciarlo nella sua follia”.
Altra opera segnalata è “Autostrada del Sole” di Carlo Montarsolo che vince ex-aequo il premio della Presidenza. La grande opera di collegamento tra Milano e Napoli era stata inaugurata pochi giorni prima dell’apertura della Rassegna, il 4 ottobre 1964.
Il redattore cita inoltre le opere di Aldo Borgonzoni, uno dei più noti esponenti della pittura realista italiana, e di un irrintracciabile Nino Mazzaro.
Infine vengono segnalati l’incisore anconetana Fausta Beer, Aldo D’Annibale, il pittore tarantino Saverio Armenio Arò e Antonino Gennari.
La seconda edizione della Rassegna delle Acli “Il lavoro italiano” viene organizzata nel 1965.