
Ritorna l’appuntamento con “Utopica”, la manifestazione organizzata con cadenza biennale dalle Acli di Torino.
L’evento si terrà il prossimo 31 gennaio alla Casa del teatro ragazzi del capoluogo.
L’edizione 2020 della manifestazione metterà al centro la città e, nello specifico, la “città delle persone”.
“Utopica 2020 – spiegano gli organizzatori – nasce dalla convinzione che la città debba essere ogni giorno costruita e sviluppata come casa comune, nella proposta di ecologia integrale su cui Papa Francesco sta fondando il suo Magistero”.
“La città casa comune – spiegano ancora le Acli di Torino – pur se attraversata da fragilità e povertà, può e deve diventare luogo di opportunità per tutti, in cui valorizzare le capacità delle singole persone, a partire dalle più fragili”.
“Questa – dice la presidente delle Acli di Torino Raffaella Dispenza – è la visione di città che ogni giorno proviamo a costruire con le esperienze di associazionismo realizzate dalle Acli e dai nostri servizi, superando logiche di settorialità e frammentazione, attivando un interlocuzione concreta con le istituzioni”.
La riflessione di “Utopica 2020” si articolerà intorno al tema dell’impegno sociale e politico nelle comunità, intorno alla necessità di essere cittadini attivi, del vivere la città come spazio di accoglienza, incontro, impegno civico e restituzione.
“Proviamo – spiega ancora la presidente delle Acli di Torino – a rilanciare e a discutere la suggestione della città come laboratorio/cantiere/officina, luogo in cui mobilitare le persone, generare antidoti per governare paure e ansie urbane, prevenire discriminazioni e costruire opportunità per chi ha capacità ma ha meno reti o risorse”.
Tre i momenti principali dell’evento.
Alle 14,30 si inizia con il seminario “La città è ancora luogo di opportunità per tutti? Tra sviluppo e partecipazione”.
Intervengono la presidente delle Acli di Torino Raffaella Dispenza; Elena Granata, del Politecnico di Milano, autrice di “Biodivercity”; Maurizio Molinari, direttore de “La Stampa”, autore di “Perchè è successo qui”.
Seguirà “Uno sguardo su Torino: reti e persone” con un’intervista a Luca Davico, sociologo dell’Università di Torino, in collaborazione con Arcobaleno Onlus “Se ti manca un venerdì”.
Un terzo seminario sarà invece su tema “Giovani e sviluppo: narrazioni di città possibili”.
Porteranno il proprio contributo Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino; Luca Sardo, attivista di “Fridays for Future” Torino; Gianni Bottalico per l’ Alleanza italiana sviluppo sostenibile; Barbara Azzarà in rappresentanza della Città di Torino.
Alle ore 17,45 andrà in scena lo spettacolo teatrale “Il pianeta lo salvo io” di e con Francesco Giorda: esperimenti, sfide e proposte concrete per trovare insieme 101 modi per prendersi cura e proteggere il nostro unico pianeta.
“Utopica” delle Acli di Torino vede infine in programma, alle ore 21, il concerto-spettacolo “E ti chiamaron matta”, di e con Alessio Lega.
Lega, cantautore vincitore nel 2019 del Premio Tenco, riporta sul palco lo spettacolo nato nel trentesimo anniversario della Legge Basaglia ed ispirato dalla “Sei canzoni dei matti”, scritte all’inizio degli anni ’70 dallo psicoterapeuta e cantautore Gianni Nebbiosi.
Un’opera d’arte, ma anche un documento inestimabile di quel periodo in cui un grande movimento d’opinione si mosse per portare la liberazione nei manicomi.
Alessio Lega e Rocco Marchi da anni portano queste canzoni negli ex-luoghi di cura, come nei teatri e nei circoli, per continuare a dire, chitarra alla mano, che “da vicino nessuno è normale”.