E’ stata inaugurata oggi “The AI.D, il cyberbullismo oltre le parole”, la mostra nata su iniziativa delle Acli di Roma per raccontare un nuovo volto del cyberbullismo.
Nata dall’idea creativa dell’agenzia Ddb Group e curata da Riccardo Rizzetto Studio, la mostra presenta opere di arte digitale e si propone di trasformare la sofferenza ed esorcizzare la paura grazie a linguaggi creativi innovativi.
L’iniziativa nasce nell’ambito del progetto “Con-nesso, navigare nel web senza affondare”, finalizzato a far riflettere non solo sull‘uso consapevole della rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella realizzazione di internet come luogo positivo e sicuro.
I racconti e le storie raccolti durante le attività del progetto sono stati trasformati da un software di intelligenza artificiale in opere d’arte digitale che compongono la mostra. QUI è visibile una anteprima.
“Con questa mostra sul cyberbullismo – spiega la presidente provinciale delle Acli di Roma Lidia Borzì – abbiamo voluto dimostrare che internet e la tecnologia moderna sono strumenti che, se usati in modo corretto, possono rappresentare un aiuto e non un problema. Possono essere usati in modo sano, in modo virtuoso, come in questo caso per aiutare, attraverso l’arte, tanti ragazzi che sono stati vittime di bullismo e a tirare fuori le loro storie, le loro ferite, a processarle e, quindi, a compiere i passi fondamentali per lasciarsele finalmente alle spalle”.