Il Circolo Acli di Rodengo Saiano, in provincia di Brescia, a seguito delle dimissioni del sindaco Luigi Caimi ha espresso la propria preoccupazione rispetto agli accadimenti politici-amministrativi che stanno coinvolgendo il proprio comune.
Molte le scelte non condivise dalle Acli franciacortine che non sono riuscite a trovare una modalità per interloquire propositivamente con la giunta comunale e con il primo cittadino.
Ma soprattutto a preoccupare l’associazione, da sempre impegnata nella promozione sociale e nella creazione del senso di comunità, è l’atteggiamento conflittuale nei confronti della popolazione, in particolare se in dissenso con le scelte prese dalla giunta, e una gestione non collegiale del Comune.
“Non è questa – ricorda il presidente del Circolo Acli Gianluigi Abeni – la visione di gestione di bene comune che abbiamo hanno in mente. La democrazia è fatta di partecipazione e di condivisione di un percorso anche con chi non la pensa come te”.
“Inoltre – prosegue Abeni – prima di assumere incarichi pubblici, ci si aspetta che gli interessati frequentino la propria comunità, per essere in grado di coglierne esigenze espresse e anche non espresse. Oltre all’onestà e alla trasparenza occorre la capacità di ascolto. Amministratori non ci si improvvisa”.
Ora le Acli di Rodengo Saiano si aspettano un cambio di passo dalla prossima amministrazione e che il proprio Comune trovi un po’ di pace dopo le dimissioni del secondo sindaco in soli due anni.
“Rodengo Saiano – spiega il direttivo del Circolo Acli – merita un’amministrazione che agisca, ma che abbia anche una visione e un pensiero. Le Acli sono a disposizione per contribuire a crearlo, per il bene del paese”.