
Il consiglio provinciale delle Acli di Potenza ha rieletto Emanuele Abbruzzese presidente dell’associazione.
Abbruzzese aveva già ricoperto l’incarico nel quadriennio precedente portando le Acli potentine ad un rinnovato protagonismo nel territorio.
Emanuele Abbruzzese, 48 anni, di Forenza, è il primo presidente provinciale eletto nella tornata elettorale del 2020 che porterà le Acli al congresso nazionale del prossimo maggio.
Il consiglio provinciale, ascoltati gli obiettivi proposti per il prossimo quadriennio, ha approvato all’unanimità anche la composizione della nuova presidenza provinciale che sarà a maggioranza femminile.
Vicepresidente delle Acli di Potenza è stato eletto Giuseppe Campanella, che avrà anche la delega allo sviluppo associativo, alla progettazione ed al lavoro.
Segretari saranno Raffaella Ferrara, con delega all’amministrazione, al servizio civile, al 5 per 1000 ed alla formazione; Maria Santarsiero, con delega alla legalità, alla coesione territoriale ed all’immigrazione; Filomena Pesce con delega al welfare ed alla famiglia.
Il tema dello sviluppo del territorio potentino resterà al centro dell’attività dei nuovi organi di governo dell’associazione.
“Come abbiamo ribadito nel partecipato congresso provinciale – spiega Emanuele Abbruzzese – la nostra terra può davvero rappresentare un modello di sviluppo per il Sud del Paese ma può farlo solo ad alcune condizioni. In primo luogo vanno attivate con convinzione le leve del turismo, dell’agricoltura, dell’enogastronomia e delle tipicità. Queste potenzialità potrebbero anche essere un efficace strumento di freno allo spopolamento delle aree interne”.
“La seconda condizione, su cui stiamo investendo anche come Acli di Potenza – prosegue il presidente Abbruzzese – è la valorizzazione dei giovani. I nostri neolaureati vanno a trovare lavoro al nord e la Basilicata è la regione del sud con il tasso di uscita più elevato: ben 83% di giovani che va via”.
“Abbiamo anche messo a tema – prosegue il presidente rieletto delle Acli di Potenza – la qualità della vita nei nostri paesi. I nostri circoli Acli ogni giorno ci segnalano che sta chiudendo l’ufficio postale, che l’anagrafe comunale apre a giorni alterni, che la scuola è troppo lontana, che chiude anche il poliambulatorio, che non c’è più il parroco. Chi ne soffre maggiormente sono le fasce deboli della popolazione, nei confronti delle quali rivolgiamo la nostra attenzione ed anche servizi specifici tramite il Patronato, il Caf e la Fap“.
“Infine – conclude il presidente Abruzzese – abbiamo ribadito l’impegno delle Acli di Potenza nella lotta alla povertà ed al disagio. Secondo l’Istat oggi, in Basilicata, è in condizioni di povertà relativa circa una famiglia su cinque. Continuiamo a chiedere con forza un tavolo che affronti il fenomeno della povertà con determinazione e strumenti efficaci, mettendo in rete tutte le disponibilità offerte dal territorio”.