Con la presentazione di immagini, video e i racconti delle esperienze di allievi e allieve dell’Istituto di Istruzione superiore “Francesco Ciusa”, si è conclusa la prima edizione del Progetto Pam, realizzato dalle Acli di Nuoro.
Durante gli ultimi mesi, supportati da insegnanti, professionisti ma anche e soprattutto dagli studenti universitari aderenti all’Ausf, i partecipanti hanno vissuto con interesse esperienze e attività sul campo.
I giovani hanno imparato a conoscere il bosco, a leggere l’habitat attraverso l’osservazione dei lecci del monte Ortobene, a riconoscere i segni dei rimboschimenti realizzati negli anni ‘50 nella pineta di Ugolio.
Il valore dell’acqua e i rifiuti come risorsa sono stati i temi delle visite all’impianto di depurazione e all’ecocentro, mentre il suolo come risorsa non rinnovabile è stato il protagonista del laboratorio tenutosi in località Su Grumene.
Attraverso il dialogo con una biologa nutrizionista e i volontari delle Acli i partecipanti hanno conosciuto il percorso virtuoso dell’alimentazione.
“L’emergenza Covid – spiega il presidente provincial delle Acli di Nuoro Salvatore Floris – ha reso evidente l’importanza della socialità. Abbiamo pensato al progetto Pam unendo questo bisogno alla necessità di far crescere i giovani con la consapevolezza di dover gestire con responsabilità le risorse”.