
Realizzare percorsi culturali e sociali a sostegno della convivenza civile, della solidarietà, della legalità e della giustizia: con questi intenti è nato il “Laboratorio di civiltà”, progetto voluto dalle Acli di Mantova e condiviso con Cisl, Confcooperative, Confartigianato, Confcommercio, Coldiretti, in collaborazione con gli Uffici della Diocesi.
Con un riferimento ai valori della Costituzione italiana e della dottrina sociale della Chiesa, le associazioni coinvolte hanno sottoscritto un documento per la realizzazione di iniziative volte a rafforzare il senso di comunità e la convivenza civile.
Il “Laboratorio di civiltà” promuoverà incontri per analizzare la situazione del territorio mantovano, dedicando una particolare attenzione sulla situazione delle imprese, dei lavoratori, delle famiglie e dei giovani.
“Per creare benessere – scrivono i promotori nel manifesto costitutivo del “Laboratorio di civiltà” – gli imprenditori chiedono regole certe e chiare, il necessario credito e attenzione alle proprie esigenze; i lavoratori cercano stabilità contrattuale, formazione e rispetto; i giovani, che si interrogano sulle sfide del futuro, hanno bisogno di essere preparati ad affrontare il mercato del lavoro e il mondo dell’impresa; le famiglie sono preoccupate per il futuro dei propri figli e chiedono punti di riferimento stabili una società sempre più mutevole”.
“Intendiamo proporre alla cittadinanza mantovana – scrivono ancora le associazioni – il nostro contributo alla rigenerazione del senso di comunità attraverso il dialogo ed il confronto, quale strumento principe di crescita e di convivenza civile”.
Primo appuntamento il 30 marzo alle 9,30 nella sala delle Capriate a Mantova, con il convegno “I volti della condizione giovanile a Mantova”.
Parteciperanno Davide Boldrini e Adelmo Lodi Rizzini che presenteranno i risultati della ricerca sui giovani condotta dalla Caritas.
Elena Scarpanti, dell’Ufficio scolastico provinciale, illustrerà invece le attività messe in campo dalla scuola sul tema della legalità.