La Fap – Federazione Anziani e Pensionati delle Acli ha attivato in provincia di Arezzo il progetto nazionale “Una mano per la spesa”, nato con l’obiettivo di garantire un sostegno concreto in termini di beni di prima necessità a chi è impossibilitato all’acquisto per motivi economici o di salute.
L’associazione ha attivato una rete che fa affidamento sulla collaborazione, tra le altre realtà, dei servizi sociali del Comune di Arezzo e della Caritas diocesana che nelle prossime settimane, insieme al Patronato Acli, contribuiranno all’individuazione dei casi di maggior bisogno.
Sarà invece Coldiretti a provvedere alla fornitura dei prodotti da donare per una spesa del territorio e di qualità.
Una particolare attenzione sarà dedicata al recupero delle eccedenze, per favorire anche una parallela lotta allo spreco alimentare su cui da tempo le Acli di Arezzo sono impegnate.
Per concretizzare “Una mano per la spesa”, la Fap Acli di Arezzo ha scelto simbolicamente di destinare al progetto un euro per ognuno dei suoi associati, arrivando ad una donazione complessiva di 4.300 euro.
Questa cifra verrà divisa per portare un aiuto ai vari livelli associativi: 1.000 euro saranno destinati al progetto a livello nazionale, circa 1.000 euro a livello regionale e i restanti 2.300 euro verranno utilizzati per i bisogni del territorio provinciale.
“Una mano per la spesa” integra le altre iniziative solidali messe in campo dalla Fap Acli di Arezzo nel corso dell’emergenza sanitaria tra cui rientrano le donazioni di 1.500 euro alla Caritas diocesana, di 1.000 euro ai Circoli Acli che hanno evidenziato situazioni di difficoltà a causa dello stop delle attività e di 3.000 euro alla raccolta fondi attivata dall’associazione a livello provinciale per l’ospedale San Donato, confermando così la propria sensibilità e attenzione alle problematiche sociali locali.
“L’emergenza sanitaria – spiega l’aretino Paolo Formelli, vicesegretario della Fap Acli nazionale – ha acuito i bisogni di molte famiglie, con difficoltà anche nel semplice approvvigionamento di beni di prima necessità. Il nostro sindacato, da sempre impegnato nella prossimità e nell’ascolto ai cittadini, ha così voluto dare una risposta concreta alla crisi”.