E’ Fulvia Mirabella la vincitrice del primo concorso letterario “Pace, lavoro e dignità” promosso dalle Acli di Catania.
La giovane, chiamata con gli altri concorrenti a scrivere un racconto riflettendo sul diritto al lavoro, ha conquistato il primo posto ed il premio di 400 euro con la sua opera “Un sogno nella polvere”.
Al secondo posto, con un premio di 250 euro, si è piazzata Clelia Zarbà con il racconto “Il risveglio”. Il terzo posto, con un premio di 100 euro, è andato invece a Maria Strazzula con “La rinascita”. Marianna Conte ha, invece, ricevuto il premio speciale del concorso letterario Acli Catania per il racconto “Il lavoro, chiave di libertà e pace per tutti”.
“Da anni – ha detto il presidente provinciale delle Acli di Catania Ignazio Maugeri – abbiamo deciso di valorizzare la cultura ed ogni forma artistica ad essa collegata. Ne sono esempi la biblioteca della nostra sede provinciale ma anche gli appuntamenti che ci accompagnano durante l’anno, come l’ex-tempore di pittura dedicata alla donna e questo concorso letterario”.
“Chi ha ritenuto di mettere a disposizione la sua passione e la sua capacità creativa per parlare di pace e lavoro – ha detto l’arcivescovo di Catania mons. Luigi Renna, che ha presieduto la giuria – ha scelto non un tema legato alla fantasia ma alla realtà, colta anche nella sua “durezza”. La tradizione letteraria a riguardo nella Sicilia è notevole: basti pensare al Verga e al modo in cui descrive la mancanza di dignità del lavoro nel suo tempo! È una situazione che continua, in altre forme in Italia, basti pensare al precariato, alle morti bianche, agli immigrati”.