Dalla periferia di Dakar alla passerella: è una vera e propria sfilata di moda quella promossa da Ipsia Sardegna per presentare i capi realizzati dalle dodici ragazze della Gis Gis, la cooperativa femminile senegalese protagonista del progetto “Lab Dakar”.
L’evento, che si terrà domani 6 ottobre alle 18 all’Hostel Marina di Cagliari, è il momento culmine dell’iniziativa di cooperazione e promozione dell’imprenditoria femminile in Senegal finanziata dalla Regione Sardegna e portata avanti da Ipsia Sardegna, capofila, assieme al Comune di Ussaramanna, alla Cooperativa Gis Gis e all’Associazione Sunugal Senegal e a Ipsia Nazionale.
Nella mattinata, a partire dalle 10.30, nei locali della biblioteca Casa Zedda in via Dante a Ussaramanna, si terrà un incontro di presentazione del progetto con la partecipazione di Benedetta Iannelli, presidente di Ipsia Sardegna, Giulio Vismara e Sara Meucci, promotori del progetto Lab Dakar, Luca Piazzi, referente di Ipsia Nazionale per i progetti in Africa, Awa Fofana, socia della Gis Gis e Marco Sideri, Sindaco di Ussaramanna.
Al convegno parteciperanno anche gli studenti della scuola media inferiore “Pietro Cavaro”.
La coooperativa Gis Gis durante questa settimana avrà modo di relazionarsi con alcune realtà formative, quale l’Istituto Europeo di Design (Ifd), alcune realtà locali di imprenditoria femminile del settore moda, le referenti della bottega di commercio equo e solidale Sucania, l’Associazione locale Sunugaal che raccoglie la comunità senegalese.
“L’obiettivo dichiarato del progetto – spiega la presidente Benedetta Iannelli – era, da un lato, rafforzare l’esperienza imprenditoriale di Gis Gis, quale best practice di impresa femminile nel contesto locale, e favorire l’occupazione delle donne della periferia di Dakar nel settore sartoriale attraverso una formazione tecnica di qualità e, dall’altro, ampliare il catalogo di prodotti e rafforzare i legami commerciali in Senegal e in Italia”.
“Allo stesso tempo – prosegue la coordinatrice del progetto – qui in Sardegna, abbiamo cercato di trasmettere un messaggio forte alle nuove generazioni: la formazione è un aspetto fondamentale per potersi creare delle opportunità e il fare impresa può essere una via per contrastare il fenomeno della disoccupazione giovanile”.
Grazie all’impegno dell’associazionismo e al finanziamento della Regione Sardegna, si è portato avanti un esperimento riuscito non soltanto di cooperazione economica e istituzionale, ma anche di confronto culturale e sociale: attraverso il coinvolgimento della comunità immigrata e delle scuole si lavora sulla cultura dell’accettazione, dell’accoglienza e dell’integrazione.
Aspetti fondamentali in un momento caratterizzato dallo sviluppo di meccanismi di odio, razzismo e intolleranza verso i migranti.
Per informazioni: sito Acli Cagliari