
Si chiamano “Cantieri mobili di storia“e saranno una vera e propria scuola di vita nel presente: l’iniziativa, promossa dall’Istituto storico di Macerata e dalle Acli delle Marche con il patrocinio dell’Istituto Cervi e la collaborazione dell’associazione Aristoria, è rivolta alle popolazioni terremotate dell’entroterra maceratese e consisterà in un mese di incontri, dal 6 maggio al 10 giugno.
L’obiettivo è quello di aiutare chi è tornato nei paesi colpiti dal sisma ad affrontare la vita in luoghi che hanno perso la loro identità. Il calendario prevede infatti incontri sulle concerie e la lavorazione delle pelli, sulla pastorizia, sui mestieri del territorio ma anche sul recupero delle memorie scolastiche.
Le iniziative si svolgeranno a Visso, Pieve Torina, Camerino, Caldarola e Fiastra.
“Gli incontri – spiega Paolo Coppari dell’Istituto storico di Macerata – si chiamano “Cantieri mobili della storia”e saranno una vera e propria scuola di vita nel presente. Non saranno lezioni di storia ma un aiuto alle comunità che si trovano nelle Sae privi degli antichi riferimenti. Vogliamo dare loro un nuovo senso di comunità parlando delle tradizioni ma dialogando con il presente e offrendo una prospettiva per un nuovo futuro”.
“Le Acli delle Marche – spiega il presidente regionale dell’associazione Maurizio Tomassini – sono state da subito in prima linea a sostegno delle popolazioni colpite ed hanno anche effettuato una raccolta fondi per progetti più di lungo periodo. Ma soprattutto vogliono continuare ad offrire alle persone la speranza di un futuro possibile nei luoghi in cui vivevano, lavoravano, facevano crescere i propri figli. In questo senso i nostri circoli Acli, veri e propri presidi del territorio, possono rappresentare davvero un punto di riferimento ed un luogo di ri-costruzione del domani”.
“Non dobbiamo perdere i legami con le radici di questa terra – conclude Coppari – ma è necessario andare avanti e trovare il modo per farlo perché insieme alle case, alle strade, ai ponti si ricostruiscano altre infrastrutture, quelle civiche , come la fiducia e il senso di appartenenza, per combattere la frammentazione dei nuovi insediamenti”.
Per informazioni: sito delle Acli delle Marche