Le Acli di Vicenza hanno donato 10 tablet ai ricoverati nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale del capoluogo.
Sono momenti difficili per chi è ricoverato in ospedale e per l’intero comparto della sanità, costretto a turni massacranti ed esposto ad un rischio considerevole nella lotta al coronavirus.
Le Acli vicentine hanno raccolto l’appello alla solidarietà lanciato dall’associazione vicentina Obiettivo Ippocrate.
Un tablet non salva certo la vita, ma può contribuire a lenire il dolore dell’isolamento.
“Abbiamo pensato di donare dieci tablet ai ricoverati in terapia intensiva – spiega il presidente provinciale delle Acli di Vicenza Carlo Cavedon – sfruttando i fondi del 5 per mille. Un gesto di umanità, perché questi nostri concittadini non possono avere alcun contatto con l’esterno e, soprattutto, con i loro cari. La privazione delle relazioni con i propri affetti è dolorosa almeno quanto la patologia che li ha colpiti. Con questi tablet potranno intrattenere i rapporti attraverso la rete ed essere presenti in famiglia nella quotidianità, sebbene con una modalità virtuale”.
Le Acli di Vicenza rivolgono un pensiero anche a tutti i lavoratori della sanità che, in questi giorni, svolgono un lavoro prezioso ed ammirevole.
“Tutto il nostro pensiero e ringraziamento, nonché la nostra preghiera – conclude Cavedon – va ai lavoratori del comparto, nessuno escluso. Persone che, con dedizione ed impegno, assicurano alla comunità l’accesso ai servizi essenziali di cura. Quando tutto questo sarà passato dovremo continuare a ricordarci di loro. E, in particolare, dovrà farlo il mondo politico ed istituzionale, che negli ultimi anni ha disposto pesanti tagli alla sanità, esponendo di fatto la popolazione alle conseguenze che oggi tutti osserviamo. Non è certo il momento delle polemiche, ma bisognerà riflettere a tempo debito”.