La Regione Veneto ha ammesso a finanziamento il progetto “D.I.S. Uguali” proposto dalle Acli di Treviso per favorire l’inclusione sociale.
Al centro della nuova iniziativa, infatti, c’è la riduzione delle disuguaglianze.
Accanto a quelle sociali, il progetto delle Acli di Treviso vuole intervenire anche sulle disuguaglianze lavorative ed educative.
Facilitando l’accesso a misure di sostegno e con forme di affiancamento leggero, il progetto “D.I.S. Uguali” mira ad evitare che le persone a rischio povertà, o in povertà lavorativa, peggiorino la propria condizione e possano invece migliorarla.
“Alla base del nostro progetto per l’inclusione sociale – spiega la presidente provinciale delle Acli Laura Vacilotto -abbiamo messo la logica delle 2 P: previdenza e prevenzione. Insieme ad una importante rete di partner e collaboratori proviamo a costruire percorsi di welfare inclusivo”.
Tre sono i campi di azione di “D.I.S. Uguali”: l’accesso ai diritti e ai servizi di tutela ed accompagnamento delle persone fragili; il diritto al lavoro dignitoso soprattutto per giovani precari, stranieri o persone che devono reinventarsi nel mercato del lavoro; il supporto aggregativo o educativo a famiglie in difficoltà attraverso l’erogazione di pacchetti welfare.
Il progetto delle Acli di Treviso per l’inclusione sociale prevede la realizzazione di percorsi informativi sulla normativa in materia di disabilità e invalidità, sull’amministratore di sostegno, sul contratto di lavoro, sulle misure di sostegno al reddito.
Verranno inoltre svolti corsi di lingua italiana e brevi percorsi formativi di inserimento lavorativo.
“Accompagneremo poi – conclude Laura Vacilotto – alcune situazioni di fragilità, e qui l’aspetto più innovativo, creando corsie di accesso preferenziali ad attività culturali, ricreative o sportive con l’erogazione di pacchetti welfare”.