Il terzo “Quick report sulla comunicazione delle Acli in Italia” realizzato da Farebene.info punta a illustrare in maniera sintetica lo stato delle iniziative ed attività di comunicazione istituzionale messe in campo dalle sedi territoriali dell’associazione.
Anche quest’anno è stata presa in esame la comunicazione realizzata dalle sedi provinciali e dalle sedi regionali delle Acli in due ambiti: quello della presenza di un sito web e quello della attivazione di una pagina Facebook.
La rilevazione su siti e pagine Facebook è stata effettuata nella settimana dal 9 al 15 febbraio 2023 e si confronta con quella effettuata nello stesso periodo degli anni precedenti.
Su un totale di 118 sedi regionali e provinciali (in questa edizione sono state riunificate le province di Bari e quella di Bat), sono 74 quelle hanno un dominio registrato con un sito web operativo, pari al 62,7% del totale. Rispetto al 2022 due sedi hanno chiuso il proprio dominio e una sola ne ha attivato uno nuovo, con un saldo negativo pari a 1.
Di questi, però solo 50 sono aggiornati da almeno un anno (5 in meno rispetto all’anno precedente), facendo scendere la percentuale dei siti realmente ancora funzionanti al 42,3% del totale delle sedi.
Se si esamina il dato dei siti che risultano aggiornati almeno una volta nell’ultimo mese, il dato scende a 21, pari al 17,8% del totale delle sedi Acli.
Lo scorso anno i siti aggiornati almeno una volta nell’ultimo mese erano risultati 23 e dunque anche in questo caso si registra una piccola diminuzione di attività.
Se si passa ad esaminare il numero dei siti aggiornati almeno una volta nell’ultima settimana restano 9, come lo scorso anno, le sedi che effettivamente hanno un sito web correttamente qualificabile come “attivo”, pari al 7,6% del totale delle sedi.
Anche questo terzo “Quick report sulla comunicazione delle Acli in Italia” rileva dati migliori per quanto riguarda la comunicazione social attraverso la piattaforma Facebook.
Le pagine aperte di sedi provinciali e regionali delle Acli risultano 99, pari all’83.9% del totale. Lo scorso anno le pagine esistenti sulla piattaforma erano 100.
Anche in questo caso, però, il numero delle pagine classificabili come attive scende nell’osservazione sulla scala del tempo.
Le pagine Facebook che risultano aggiornate almeno una volta nell’ultimo anno sono 83 (contro le 91 del 2022), pari al 70,3% del totale delle sedi.
Le pagine Facebook aggiornate nell’ultimo mese di osservazione sono risultate 38, pari al 32,2% del totale. Il dato è inferiore a quello dello scorso anno, quando venivano rilevate 47 pagine aggiornate negli ultimi 30 giorni.
Il dato sugli aggiornamenti nell’ultima settimana, se da una parte riducono a 23 le pagine attive (19,4% del totale), dall’altro registra un piccolo aumento rispetto alle 15 dello scorso anno.
Risultano senza sito web e senza pagina Facebook, dunque praticamente senza alcuna attività di comunicazione sulla rete, ben 12 sedi, pari al 10,1% del totale.
Inoltre si possono rilevare sempre più numerosi fenomeni di “abbandono” dei siti web che, pur mantenendo un dominio aperto, risultano non più aggiornati.
Abbiamo visto che sono ben 24 i siti web che non vengono aggiornati da almeno un anno, pari al 20.3% delle sedi ma anche al 32.4% dei siti con dominio attivo.
Se si considera un parametro temporale di 6 mesi, sono ben 36 i siti che in questo lasso non hanno più pubblicato nulla. Si tratta di un terzo delle sedi Acli (30.5%) ma della metà dei siti risultanti ancora attivi (48.6%).
Sul versante social questo fenomeno risulta meno evidente.
Come abbiamo visto sopra sono 16 le pagine Facebook che non vengono aggiornate da almeno un anno, pari al 13.5% delle sedi ma anche al 16.1% delle pagine rilevate come ancora presenti.
Sul lasso temporale degli ultimi sei mesi le pagine Facebook mai aggiornate diventano 28: il 23.7% delle sedi Acli ed il 28.2% delle pagine aperte.
Sicuramente sul dato incide la facilità e l’immediatezza di pubblicazione, più agevole su Facebook che su un sito web.
I 9 siti web aggiornati nell’ultima settimana corrispondono tutti a sedi che hanno la pagina Facebook aggiornata nello stesso lasso temporale.
Sono dunque queste 9 le sedi effettivamente attive con una efficace attività di comunicazione sulla rete, pari al 7,6% del totale.
Se si prende come parametro elementare dell’azione di comunicazione la produzione di un contenuto (qualunque esso sia e comunque sia realizzato), non si può non rilevare come, in generale, ci sia un peggioramento del quadro comunicativo delle sedi.
La produzione di contenuti su base settimanale (più indicativa della stessa presenza di un sito web o di una pagina Fb) passa, per quanto riguarda i siti, dai 17 del 2021 ai 9 del 2022 e resta a 9 anche nel 2023.
Per quanto riguarda invece le pagine Facebook si passa dalle 26 del 2021 alle 15 del 2022 per ritornare alle 23 del 2023, comunque con un saldo negativo nel triennio.
In generale, pur con il dilagare della comunicazione digitale, il terzo “Quick report sulla comunicazione delle Acli in Italia” rivela come resti estremamente basso il numero delle sedi in grado di agire, oggi potremmo dire di “esistere“, sulla Rete.