Il Circolo Acli “Giorgio La Pira” di Radicondoli, in provincia di Siena, ha organizzato una iniziativa di sostegno al piccolo siriano Mustafa ed a tutta la famiglia El Nezzel.
Come è noto, Mustafa è un bimbo di 6 anni nato senza arti come conseguenza dell’esposizione della madre al gas nervino durante la guerra in Siria.
La sua foto, abbracciato dal padre privo di una gamba a causa di una bomba, è diventata un simbolo delle atrocità di una delle tante guerre dimenticate ma anche della forza e della speranza.
Il piccolo con tutta la sua famiglia era stato accolto dalla città di Siena all’inizio dell’anno per poi trasferirsi a Budrio.
Su iniziativa del Circolo Acli alcuni bambini di Radicondoli hanno rotto il salvadanaio, posizionato all’interno della struttura, in cui dall’estate venivano raccolte offerte per la famiglia El Nezzel.
La somma raccolta sarà integrata da un contributo dello stesso Circolo.
“Forse, – ha spiegato il presidente del Circolo Acli di Radicondoli Emilio Ottanelli – i soldi raccolti, rispetto alle esigenze di Mustafa, saranno poca cosa ma testimoniano il nostro costante pensiero ed il nostro affetto per lui”.