La presidenza delle Acli delle Marche, in vista delle elezioni regionali dei prossimi 20 e 21 settembre, ha predisposto un documento in cui indica alcuni obiettivi ritenuti prioritari per il territorio.
Oltre a sollecitare percorsi di nuova partecipazione e di impegno diffuso con l’obiettivo di ridare speranza ai tanti cittadini colpiti dalle conseguenze della crisi e dall’ansia per il proprio futuro, le Acli marchigiane sintetizzano in dieci “parole chiave” le priorità da affrontare fissando sullo sfondo la centralità dei giovani.
Il primo tema affrontato dalle Acli delle Marche è quello delle istituzioni. “Serve uno Stato efficiente – è scritto nel documento – e servono istituzioni (statali e regionali) più vicine ai cittadini e al servizio dei cittadini”.
Prioritario anche il tema della sanità. “L’epidemia – dice il documento per le elezioni – ci ha fatto comprendere l’importanza di un Servizio sanitario efficiente, pubblico e diffuso nel territorio. La rete sanitaria regionale va quindi ripensata profondamente in modo da giungere a una vera medicina territoriale”.
Il terzo tema scelto dalle Acli delle Marche è l’inclusione. “Nelle Marche – scrive l’associazione – sta crescendo il numero degli esclusi. Contrastare l’esclusione sociale significa contrastare l’idea che la povertà più grave e la marginalità sociale siano un problema di ordine pubblico: i poveri non sono delinquenti”.
Nell’elenco non può ovviamente mancare il tema della povertà. “Per affrontare un fenomeno complesso come quello della povertà – dicono le Acli marchigiane – non bastano le misure di sostegno al reddito; bisogna intervenire, oltre che sui centri per l’impiego, anche sulla sanità, sulla scuola e, più in generale, sui servizi sociali per l’intera famiglia, creando attorno al Reddito di cittadinanza una rete di Welfare locale”.
Oltre ad una maggiore attenzione alle aree interne e ad un richiamo alla “macroregione dell’Italia di mezzo”, le Acli marchigiane ribadiscono il ruolo centrale della formazione, dell’istruzione e della ricerca.
Strettamente connesso è ancora il tema dell’innovazione. Secondo la presidenza dell’associazione “La colpa non è solo della politica. Manca una classe imprenditoriale che creda nell’innovazione”.
Nell’analisi delle Acli marchigiane non manca la priorità del lavoro: “Servono – è scritto nel documento per le elezioni regionali – investimenti per la creazione di nuova occupazione. Nella cosiddetta “economia verde”, ad esempio, vari settori possono offrire nuove opportunità di lavoro. Molti altri posti di lavoro, per fare un altro esempio, potrebbero essere garantiti dalla corretta gestione e dalla costante manutenzione del territorio, in modo da evitare le enomi spese provocate dal dissesto idrogeologico”.
Ultimo punto affrontato nel documento delle Acli delle Marche in vista delle elezioni regionali è quello della giustizia sociale. “La crescita delle disuguaglianze che si è avuta negli ultimi decenni – dice il documento – sta minando la coesione della nostra società. Senza coesione sociale una società non ha futuro. La coesione sociale si ottiene coltivando e favorendo i rapporti sociali: quindi evitando di disperdere il capitale sociale sul quale si è costruita la fortuna di regioni come le Marche e dell’Italia intera”.
Il documento integrale è pubblicato sul sito delle Acli delle Marche.