
“Mettiamoci un punto”: nasce con questo nome la sartoria sociale promossa nel piccolo borgo di Santa Domenica Talao, in provincia di Cosenza, con il supporto del Coordinamento donne delle Acli della Calabria.
La sartoria si avvale al momento dell’opera di dodici volontarie del luogo che produrranno capi e accessori come, ad esempio, le bomboniere solidali. Il ricavato dalla vendita sarà destinato alle donne vittime di violenza.
I locali che ospitano l’attività saranno però anche un luogo di accoglienza, di ascolto e per ogni tipo di supporto.
“Noi siamo sempre disponibili – dice l’ideatrice Anna Salemme – le porte sono aperte a tutti. Per chi vuole imparare a cucire o per chi vuole anche solo parlare, noi siamo qui”.
Appena iniziato il lavoro, la sartoria solidale di Santa Domenica Talao nata con il contributo delle Acli della Calabria ha subito incontrato l’apprezzamento, il coinvolgimento ed il sostegno della comunità locale. Sono già stati donati centinaia di gomitoli e accessori per il cucito, necessari per le lavorazioni.
Le volontarie si sono anche impegnate a realizzare corsi di formazione su di cucito, ricamo e uncinetto in favore di donne in difficoltà che vorranno entrare a far parte della sartoria.
“Il punto che vogliamo mettere – spiega la responsabile regionale del Coordinamento Donne Acli Calabria Santina Bruno – non è la sutura sartoriale di uno strappo, ma, per le donne che hanno subito forme di violenza, la chiusura di un periodo negativo e l’inizio di un percorso fatto di rivalsa e nuove opportunità, per iniziare da capo”.