
La politica aretina dimostri interesse per le sorti di Ubi Banca: lo chiedono le Acli di Arezzo per tutelare struttura e dipendenti dell’ex Banca Etruria.
Le Acli evidenziano come la recente offerta pubblica di acquisto di Intesa San Paolo ponga nuovamente in una fase di incertezza la realtà finanziaria e lavorativa della città, con un ulteriore allontanamento delle prospettive di un nuovo sviluppo locale.
L’operazione bancaria coinvolge un migliaio di lavoratori della provincia e avrà un forte impatto sul territorio: per questo le Acli di Arezzo chiedono che sul tema si esprimano anche i candidati alla carica di sindaco nella campagna elettorale in corso.
Un parallelo approfondimento dovrà essere rivolto, più in generale, verso le prospettive di uno scenario locale che continua ad indebolirsi a favore di altre realtà con una riduzione delle risorse a disposizione e con la perdita di controllo di numerose istituzioni (con esempi quali la sanità, la soprintendenza o la Camera di Commercio).
Le Acli di Arezzo richiedono dunque ai candidati a sindaco di prevedere seri investimenti in cultura e formazione per favorire l’affermazione di una classe dirigente nuova, con le competenze e la lungimiranza per difendere il patrimonio e il futuro della città.
Tra le priorità del prossimo quinquennio individuate dall’associazione deve inevitabilmente rientrare il recupero della centralità di Arezzo come punto di riferimento e guida dell’intera provincia per riacquisire il proprio ruolo da “capoluogo”, con il potenziamento dei servizi e delle opportunità per gli abitanti di un territorio particolarmente vasto che include anche le quattro vallate di Casentino, Valdarno, Valdichiana e Valtiberina.
“Sulle vicende di Ubi Banca – commenta il presidente provinciale delle Acli di Arezzo Stefano Mannelli – la politica non può permettersi di restare in silenzio perché l’Opa di Intesa San Paolo coinvolge un migliaio di lavoratori e, soprattutto, interessa istanze di sviluppo del territorio”.
“Chiediamo al sindaco – prosegue Mannelli – quali iniziative abbia avviato negli ultimi anni per tutelare il residuale patrimonio territoriale della ex Banca Etruria e chiediamo ai candidati di prendere posizione su tematiche tanto importanti che sono inevitabilmente motivo di incertezza”.