Nella ricorrenza del decimo anniversario della morte di Camillo Monti, avvenuta il 27 marzo 2014, le Acli provinciali di Como, unitamente alla famiglia, organizzano un momento a lui dedicato.
L’evento si terrà sabato 23 marzo, nella Chiesa di Sant’Agostino a Como, con inizio alle ore 9 con la celebrazione della Santa Messa.
Alle ore 10 prenderà il via un incontro testimonianza con Beppe Foresti, già direttore nazionale del Patronato Acli, il presidente regionale delle Acli della Lombardia Martino Troncatti e il presidente nazionale del Patronato Acli Paolo Ricotti. A coordinare i lavori sarà Beppe Livio, già presidente delle Acli di Como.
Monti inizia la sua esperienza aclista a Como, dove è presidente provinciale, prosegue nell’ambito delle Acli della Lombardia per poi dispiegarsi completamente nel lungo servizio svolto in sede nazionale con vari e diversi ruoli di responsabilità.
Entra in presidenza nazionale con Giovanni Bianchi e ricopre incarichi nell’ambito dell’organizzazione e dell’amministrazione. In questa fase segue il processo di organizzazione territoriale dei Caf e la costituzione della Fap.
Sotto la presidenza Passuello è, in una fase molto delicata per il servizio, vicepresidente del Patronato e responsabile del settore internazionale, dove si impegna per la costituzione della Fai.
Con la presidenza Bobba ricopre il ruolo di vicepresidente nazionale delle Acli e presidente del Patronato Acli, assumendo anche la responsabilità del dipartimento lavoro.
Successivamente, in rappresentanza delle Acli, svolge il ruolo di consigliere del Cnel fino a scadenza del suo mandato.
“Desideriamo ricordare Camillo Monti – dice la presidente provinciale delle Acli di Como Marina Consonno – con la riconoscenza dovuta ad un amico e ad un dirigente che ha contribuito in ruoli fondamentali alla costruzione della storia della nostra associazione. Ma di Camillo, più della sua infaticabile attività, conta ricordare le molte virtù che le Acli gli hanno consentito di esercitare: quelle di amministratore accorto, di tenace costruttore dei rapporti coi territori, di forte fede e di fiducia nelle potenzialità delle Acli e delle sue imprese, di attenzione costante alle persone“.