
Il consiglio provinciale delle Acli di Bologna, nella prima seduta dopo il congresso, all’unanimità ha confermato presidente Chiara Pazzaglia.
Pazzaglia, classe 1981, giornalista, governerà l’associazione per i prossimi quattro anni.
“Ci impegniamo – ha detto la presidente rieletta – a mantenere uno sguardo vigile sui problemi della nostra città, per essere di pungolo e di ispirazione alla politica, che ha il potere di decidere sugli interventi di welfare. Identifichiamo nel problema degli alloggi un grande ostacolo al benessere dei nostri concittadini, che, sempre più spesso, sono ‘poveri’ anche se hanno un’occupazione stabile. Tra i turisti e gli studenti, non dobbiamo dimenticare le famiglie: specie quelle a medio e basso reddito faticano sempre di più a trovare casa a Bologna e questo inficia la loro stabilità economica, ma anche la natalità bolognese”.
“In questi anni – ha proseguito Pazzaglia – abbiamo aperto nuovi Circoli e sedi dei servizi in Appennino: per noi la vicinanza alle periferie è un tema fondamentale e intendiamo fare sempre di più in questa direzione, perché queste aree non siano vittime di spopolamento. Intendiamo vigilare sempre di più anche in tema di dignità del lavoro, partendo dalle nuove sfide che ci impongono il progresso scientifico e i crescenti infortuni, anche mortali, che avvengono nei luoghi di lavoro. Infine, proseguiremo ad operare nei progetti intergenerazionali, perché riteniamo che solo lo scambio giovani-anziani possa contrastare quella cultura dello scarto che vede alcune categorie di persone private del proprio protagonismo sociale”.
Su proposta della presidente Pazzaglia, il consiglio provinciale delle Acli di Bologna ha anche riconfermato la propria presidenza, composta dal vice Filippo Diaco, da Francesco Manfredi, Elisabetta Lippi e Irene Calamosca.