
“Dunque c’è la luce. Appassionati al presente”: è questo il titolo della edizione 2023 di “Molte fedi sotto lo stesso cielo“, la rassegna culturale promossa dalle Acli di Bergamo che da sedici anni anima la città e la provincia.
Ripartita il 4 settembre, l’iniziativa proseguirà fino a dicembre con un centinaio di appuntamenti animati da voci di scrittori, filosofi, giornalisti, diplomatici, testimoni. In ogni sezione ci saranno, oltre alle conferenze, anche spettacoli, reading, film e concerti.
“Il titolo di “Molte fedi” 2023 – spiega il presidente provinciale delle Acli di Bergamo Daniele Rocchetti -riprende un verso della poetessa milanese Chandra Livia Candiani. Il presente è segnato da diverse paure: guerre, epidemie, difficoltà economiche. Bisogna vedere gli spiragli di luce, serve una chiave di lettura per poter costruire il futuro: da una parte la conoscenza, dall’altro lo scambio; due bussole che permettono di orientarsi in questo presente complesso, ma anche colmo di possibilità”.
“La luce – prosegue Rocchetti – è il tema di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura, è un filo rosso che guida. Il richiamo al presente sottolinea il fatto che è necessario amare la realtà più che l’idea, tornando a far appassionare le persone al momento che stanno vivendo”.
Tra gli ospiti di questa edizione il premio Nobel Orhan Pamuk, il drammaturgo Éric-Emmanuel Schmitt, il climatologo Luca Mercalli, la fotografa Monika Bulaj, lo scrittore Björn Larsson, lo psicoanalista e saggista Massimo Recalcati, l’antropologo Marco Aime, il giornalista Ezio Mauro, il cantautore Angelo Branduardi, il fondatore di Libera don Luigi Ciotti, lo scrittore David Grossman, il filosofo Massimo Cacciari, il commissario europeo Paolo Gentiloni, il teologo Vito Mancuso, il disegnatore Tullio Pericoli, il giornalista Mario Calabresi, lo scrittore Paolo Rumiz, l’attrice Lella Costa, lo scrittore Michele Serra, la giornalista Benedetta Tobagi.
Per l’ambito musicale, tra i tanti appuntamenti, molto atteso il concerto degli Inti-Illimani in programma il 17 settembre al Teatro Serassi di Villa d’Almè in occasione dei 50 anni dal golpe cileno.