
E’ morto oggi Emilio Gabaglio, presidente nazionale delle Acli dal 1969 al 1972, il periodo della tormentata vicenda del convegno di Vallombrosa e della deplorazione papale.
Gabaglio, che a luglio aveva compiuto 87 anni, era nato a Como e da lì era giunto a soli 32 anni al vertice delle Acli dopo le dimissioni di Livio Labor.
Dopo la dura decisione di Paolo VI nel 1971, Gabaglio lasciò la presidenza al congresso dell’anno successivo ed entrò nella Cisl fino a diventare segretario confederale e responsabile del dipartimento internazional. Dal 1991 al 2003 ricoprì il prestigioso incarico di segretario generale della Confederazione europea dei sindacati.
Persona di grande capacità di visione, convinto cattolico democratico, instancabile propugnatore della dignità del lavoro, interlocutore attento e sensibile, Gabaglio lascia un enorme vuoto nelle Acli e nel mondo sindacale.