Michele Giacomantonio, protagonista delle Acli degli anni ’80, ci ha lasciato.
Classe 1940, isolano di Lipari, trasferito da bambini con la famiglia a Pavia, Michele inizia subito dopo l’università la sua esperienza nelle Acli.
Nel 1966 sposa la conterranea Aida, scomparsa nel 2011 lasciando un grande vuoto.
Dopo l’impegno nelle Acli di Pavia si apre subito la strada per Roma, dove, nel 1975, entra nella presidenza nazionale con la delega ai problemi sindacali e del lavoro e, successivamente, all’ufficio studi e alla direzione del settimanale “Azione sociale. Nei primi anni ’90 diventerà vicepresidente nazionale accanto a Giovanni Bianchi.
L’impegno di Giacomantonio nelle Acli è caratterizzato dal presidio di alcuni temi forti. Collocato agli inizi degli anni ’70 nella componente di sinistra di Geo Brenna, centra la sua attenzione sulla partecipazione dal basso e su nuovi modelli di sviluppo locale (che gli saranno poi utili nella sua esperienza da sindaco).
Ma anche sui temi teologici non fa mancare il suo contributo nel percorso degli anni ‘80, fino ad arrivare all’incontro nazionale di studio di Urbino del 1992 sull’inedito tema “Convertirsi al Vangelo. Vie nuove per la politica”.
Michele Giacomantonio rimane alle Acli nazionali fino al 1994 quando si candida a sindaco della sua Lipari. Vince le elezioni e rimarrà in carica fino al 2001.