L’impegno comune per l’accoglienza come strumento per rafforzare i legami tra i popoli europei: è questa l’idea alla base del progetto Isolidale organizzato dalle Acli di Gesico, in provincia di Cagliari, in partenariato con l’associazione greca Politistiki Anazitisi Lesvou Amkee e l’associazione bulgara Walk Together Bulgaria.
L’iniziativa, realizzata con il patrocinio del Comune, è finanziata dal Programma europeo Erasmus+.
Da giovedì 14 a mercoledì 20 giugno sette giovani provenienti dall’isola greca di Lesbo e sette dalla Bulgaria verranno ospitati da sette giovani sardi. Tutti assieme, i ventuno partecipanti al progetto si confronteranno attraverso attività di dibattito e di discussione sul tema dell’accoglienza dei migranti, cercando di capire quali siano le scelte politiche attuate in ciascun Paese e soprattutto condividendo le loro idee su come il sistema dell’accoglienza dovrebbe essere impostato per funzionare al meglio.
Valore aggiunto per i ragazzi sarà il confronto tra il vissuto quotidiano nel campo dell’accoglienza delle due isole del Mediterraneo, Sardegna e Lesbo, da anni al centro della gestione dei flussi migratori provenienti in particolare dal Nord Africa.
Nel corso della settimana di lavoro, i ragazzi visiteranno il centro accoglienza di Ortacesus per approfondire il funzionamento della struttura e conoscere i suoi ospiti. I ragazzi parteciperanno inoltre a incontri con le istituzioni locali e con le associazioni che operano nel settore della prima e seconda accoglienza.
“Questo progetto – spiega la presidente di Acli Gesico Chiara Murgia – nasce da una riflessione sulla crisi dei migranti. Il fenomeno migratorio, che di per sé rappresenta un’opportunità di arricchimento, è spesso accompagnato da campagne mediatiche che promuovono la paura e il sospetto ostacolando l’integrazione sociale degli immigrati nelle nostre comunità, con conseguenze significative in termini di coesione sociale e ordine pubblico. La nostra idea è che invece questo fenomeno possa diventare un fattore importante per la popolazione europea che, attraverso il confronto con il diverso e la collaborazione, può trovare una nuova identità unitaria”.
Per informazioni: sito delle Acli di Cagliari