Un segno di solidarietà e speranza per i senza fissa dimora: lo hanno dato le Acli di Vicenza rispondendo all’appello della Caritas diocesana per un sostegno a favore di chi in questa fase è in maggiore difficoltà.
La donazione è consistita in prodotti di prima necessità per garantire l’igiene personale.
“Si tratta di un progetto che proponiamo per il secondo anno – spiega il presidente provinciale delle Acli di Vicenza Carlo Cavedon – per dare un aiuto alla Caritas diocesana con materiali di prima necessità per le persone senza fissa dimora. Un gesto che vuole rappresentare la vicinanza delle Acli alla Caritas ed a chi sta soffrendo. È, soprattutto, un segno che dimostra come i soldi del cinque per mille destinati alle Acli vanno al territorio ed alle fasce più deboli”.
Per fornire risposte concrete ai cittadini in questa nuova fase post emergenza, le Acli e la Fap Acli si sono anche riorganizzate ed hanno messo a punto nuovi servizi per continuare ad essere dalla parte della gente.
“Nel tentativo di mantenere il contatto ravvicinato con i nostri soci ed utenti – spiega il segretario provinciale della Fap Acli di Vicenza Renzo Grison – abbiamo attivato un centro di ascolto telefonico. Una modalità per aiutare adulti ed anziani, che in questo momento si trovano a vivere delle tensioni derivanti sia da problemi di salute, che da problematiche economiche e dalla difficoltà di immaginare quale sarà il proprio futuro”.
Operatori appositamente formati rispondono al telefono e, nel caso le situazioni rilevate siano particolarmente importanti, la chiamata viene affidata a dei professionisti con varie specializzazioni.