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Coraggiosa presa di posizione delle Acli di Varese sulla drammatica questione dello sgombero del campo sinti di Gallarate, iniziato il 27 novembre.
Con una lettera inviata al sindaco di Gallarate Andrea Cassani ed al Prefetto di Varese Enrico Ricci, il Presidente provinciale delle Acli Filippo Pinzone ha formalizzato un impegno per cercare una soluzione nei confronti di chi non può spostare la propria casa dal campo sinti di via Lazzaretto.
“Ci impegniamo – scrivono le Acli – per la ricerca di soluzioni temporanee per la collocazione provvisoria delle case mobili delle famiglie che eventualmente non siano state in grado di trovare autonomamente delle soluzioni al riguardo”.
“In considerazione che per talune famiglie la perdita della casa mobile costituisce un grave danno economico, oltre alla indisponibilità della propria reale abitazione – si legge nelle lettera – le Acli provinciali di Varese comunicano che intendono impegnarsi nella ricerca di idonee disponibilità di aree per la eventuale collocazione temporanea delle case mobili delle famiglie residenti al campo che non sono state in grado di trovare autonomamente un’immediata soluzione”.
“Le Acli – prosegue la nota – si impegnano altresì a relazionare al riguardo le competenti autorità entro 15 giorni dalla data odierna. Si chiede pertanto che per le suddette famiglie venga sospeso, per tale periodo, qualsiasi intervento di demolizione o rimozione delle suddette case mobili”.
Le Acli di Varese si sono dichiarate disponibili ad attivarsi da subito. La decisione passa ora a Sindaco e Prefetto.
Anche in questo caso le Acli mantengono fermo l’appello “affinchè prevalga l’umanità“.