Saranno sei i giovani che potranno prestare servizio presso le Acli di Treviso per attività di assistenza, a distanza o da remoto, nei confronti soprattutto degli anziani e per servizi di ascolto e conforto alle persone sole e in difficoltà.
Il progetto è quello previsto dal bando “Time to care” promosso dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale e pubblicato il 31 luglio scorso.
Il progetto promuove lo scambio intergenerazionale e favorisce l’inclusione delle persone anziane nella vita sociale, anche in considerazione del fatto che rappresentano la categoria più esposta al contagio del coronavirus.
In particolare i giovani selezionati saranno impegnati in servizi di assistenza a domicilio e a distanza nei confronti degli anziani; attività di “welfare leggero” (disbrigo di piccole faccende per persone anziane o bisognose: consegna di spesa, acquisto di farmaci, contatti con i medici di base, pagamento di bollette, consegne a domicilio di diversi beni, libri, giornali, pasti preparati o altri beni di necessità, ecc.); assistenza da remoto, anche mediante contatti telefonici dedicati all’ascolto e al conforto di chi è solo, o servizi informativi per gli anziani, anche online.
L’iniziativa è rivolta ai giovani tra i diciotto ed i trentacinque anni ed avrà una durata di 6 mesi con un massimo di 20 ore di impegno settimanali.
Ad ogni giovane verrà riconosciuto un assegno mensile di 375 euro netti oltre ai contributi previdenziali e assistenziali.