Con l’avvio dell’anno scolastico molte famiglie potrebbero pagare care le mense scolastiche per i propri figli: a lanciare l’allarme è il Caf Acli di Trento insieme a quelli di Cgil, Cisl e Uil.
A causa dell’emergenza sanitaria la campagna per il rinnovo del calcolo Icef è partita in ritardo e, per via delle norme sul distanziamento sociale all’interno degli uffici, non è stato possibile potenziare il personale degli sportelli fiscali.
Come segnala il Caf Acli “ci sono moltissime famiglie che chiedono subito un appuntamento, ma siamo nell’impossibilità di soddisfarli”.
Proprio per questo le Acli ed i sindacati hanno deciso di rivolgere un appello pubblico alla Provincia affinché intervenga con una norma ad hoc per superare questa situazione.
“Basterebbe – scvrivono le quattro sigle – prorogare le tariffe dello scorso anno almeno fino a novembre per poi conguagliare con i nuovi importi calcolati sulla base dell’Icef aggiornato”.
Da tempo i Caf avevano messo al corrente la Provincia autonoma di Trento della problematica che si sarebbe venuta a creare a causa dell’emergenza covid, ma da Piazza Dante non sono arrivate risposte e tantomeno provvedimenti.
“In questo modo – concludono le Acli di Trento ed i sindacati – ci saranno famiglie che, pur avendo diritto a tariffe agevolate sulle mense scolastiche, saranno costrette a pagare l’importo intero. Serve un provvedimento ponte che vada incontro alle famiglie. E serve in fretta”.