
E’ tornato stamattina alla casa del Padre Emilio Fusco, decano delle Acli di Salerno e storico dirigente nazionale dell’associazione.
Era nato a Pontecagnano Faiano il 29 maggio del 1927.
Dopo aver svolto l’incarico di segretario comunale della Cisl negli anni ’50, Fusco dal 1961 aveva guidato le Acli a Salerno facendole crescere nel segno dell’impegno sociale e politico
Da subito si era anche impegnato a livello nazionale con vari ruoli, prima di tutto quello di consigliere nazionale delle Acli ma poi anche in Acli Terra e nella Federazione anziani e pensionati.
Nel 1962 il Presidente della Repubblica gli aveva conferito l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica.
Protagonista della vita sociale, civile, politica e religiosa della sua Pontecagnano Faiano, già alle elezioni amministrative del giugno 1952, a soli 25 anni, era stato eletto consigliere comunale nelle file della Democrazia Cristiana, all’interno della quale seguiva la corrente della sinistra di Pastore.
Divenuto assessore nel 1954, aveva esercitato il ruolo per venti anni occupandosi di cultura, sport e scuola.
Infiniti gli aneddoti della sua lunga e appassionata vita di impegno.
Tra tutti vale la pena ricordare quello della sua convocazione al tabacchificio Centola da parte del direttore, nipote dell’on. De Martino, all’indomani delle elezioni amministrative del 1952 che lo avevano visto protagonista.
“Il direttore – raccontava Fusco – cercò per diverse ore di convincermi ad accettare la nomina di commissario della Democrazia Cristiana a Pontecagnano. Mi fece delle proposte lusinghiere ma io rifiutai”.
La sera, a casa, durante la cena, suo fratello Domenico gli chiese se era stato a Centola dal direttore. Alla risposta affermativa di Emilio, il fratello, dipendente del tabacchificio, raccontò che proprio al termine di quella mattina il suo responsabile l’aveva improvvisamente assegnato a mansioni molto faticose, spostandolo dal suo lavoro ordinario.
Di fronte allo smarrimento di Emilio, Domenico, onesto lavoratore, l’aveva però subito rassicurato: “Non ha importanza che lavoro faccia io. Sono orgoglioso di te, continua ad avere la schiena dritta”.
Alcuni anni fa aveva ricevuto il prezioso riconoscimento di un volume a lui dedicato dall’Arcivescovo Emerito di Salerno, Campagna, Acerno mons. Gerardo Pierro.
Anche la Municipalità nel 2017 aveva riconosciuto il suo impegno assegnandogli un conferimento civico di merito.
Fino all’ultimo è voluto restare vicino alla sua associazione, informandosi sulle vicende locali e nazionali e non mancando di offrire il suo contributo di esperienza.