
Le Acli provinciali di Roma hanno organizzato una visita culturale al Museo Ebraico della Capitale, inserito all’interno del complesso monumentale del Tempio Maggiore.
Ad accogliere con un breve saluto gli aclisti è stato il presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello.
Il percorso museale ha permesso ai partecipanti, attraverso la visita delle diverse sale, la ricostruzione della vita ebraica a Roma fin dai primi insediamenti. La Comunità Ebraica vive a Roma da 2200 anni ininterrottamente: questa caratteristica la rende tra le Comunità più antiche presenti fuori dalla Terra d’Israele.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “L’inclusione è servita” che vede il cibo sia come linguaggio universale per il dialogo interculturale sia come veicolo fondamentale per creare relazioni tra persone.
Al termine della visita si è tenuta una “fagottata multietnica”, che ha visto protagoniste le diverse famiglie, italiane e non, con assaggi di pietanze a base di cucina kosher.
“Ci è sembrato bello – ha detto la presidente provinciale delle Acli di Roma Lidia Borzì – pensare a un modo per esprimere vicinanza alla comunità ebraica di Roma, con la quale da tempo collaboriamo, in occasione anche della loro festa di Hanukkah, la festa delle luci, una ricorrenza che ha tra i suoi significati proprio quello della convivenza delle culture e delle identità, quindi la vittoria della luce sul buio”.