
All’età di 82 anni è scomparso Corrado Barbot, presidente delle Acli di Milano dal 1981 al 1987 e dirigente nazionale sia nell’associazione che nel movimento cooperativo.
Entrato nel organi dirigenti delle Acli milanesi nel 1963, ne fu protagonista in vari ruoli fino ad arrivarne alla guida dopo il XX congresso provinciale.
Furono anni complicati, sia sotto il profilo politico sia sotto quello organizzativo, e la presidenza guidata da Barbot dovette affrontare sia un significativo ricentramento della linea politica e culturale delle Acli sia un severo ridimensionamento della struttura, impegnandosi tuttavia a non lasciare senza un posto di lavoro i dipendenti che dovevano lasciare la struttura associativa.
Lasciata la presidenza nel 1987, pur mantenendo intensi legami con il Movimento si dedicò alacremente all’attività cooperativistica, sia sotto il profilo professionale sia sotto quello associativo, assumendo la guida di Confcooperative Milano e rilevanti incarichi nazionali.
Gli ultimi suoi anni sono stati segnati da una serie di affanni sia sotto il profilo professionale sia sotto quello fisico, con il conseguente ricovero in una Rsa: indebolito nel fisico, è stato contagiato dal covid ed è deceduto stanotte presso l’Ospedale San Matteo di Pavia.
Con Barbot se ne va una parte importante della storia delle Acli di Milano, impegnativa e travagliata, ma scompare anche una persona dall’aspetto burbero e dal cuore grande.