Si terrà il prossimo venerdì 9 novembre alle ore 18.00, presso la sede provinciale, il primo dei seminari organizzato dalle Acli di Cremona nel ciclo di iniziative su “Etica ed economia“.
Il seminario rappresenta il primo di cinque incontri di approfondimento sui temi affrontati nel documento della Congregazione per la dottrina della fede del maggio scorso “Oeconomicae et pecuniariae quaestiones. Considerazioni per un discernimento etico circa alcuni aspetti dell’attuale sistema economico-finanziario”.
Il documento sottolinea che “davanti all’imponenza e pervasività degli odierni sistemi economico-finanziari, potremmo essere tentati di rassegnarci al cinismo ed a pensare che con le nostre povere forze possiamo fare ben poco. In realtà, ciascuno di noi può fare molto, specialmente se non rimane solo”.
“Numerose associazioni provenienti dalla società civile – dice ancora il testo di “Oeconomicae et pecuniariae quaestiones” – rappresentano in tal senso una riserva di coscienza e di responsabilità sociale di cui non possiamo fare a meno. Oggi più che mai, siamo tutti chiamati a vigilare come sentinelle della vita buona ed a renderci interpreti di un nuovo protagonismo sociale, improntando la nostra azione alla ricerca del bene comune e fondandola sui saldi principi della solidarietà e della sussidiarietà“.
I primi due incontri saranno di esegesi biblica, a cui seguiranno tre ulteriori incontri di riflessione documentaria.
Il primo appuntamento, condotto da don Antonio Agnelli, sarà sul tema “I loro idoli sono argento e oro, opera delle mani dell’uomo” ed affronterà l’argomento della idolatria nella Bibbia.
Il ciclo di incontri vuole approfondire i contenuti e le pratiche possibili per una finanza a servizio della vita reale, che promuove il lavoro, la sostenibilità ed il bene comune.
“E’ urgente – dicono le Acli di Cremona – uscire da una finanza preoccupata solo di fare soldi coi soldi e che accentra enormi ricchezze solo nelle mani di pochi ricchi sempre più ricchi a scapito di una marea crescente di poveri”.
“Questo modello finanziario – proseguono le Acli – coinvolge la responsabilità di singoli e di comunità, prima di tutto nell’uso etico del nostro denaro e poi in un impegno per costruire un’altra finanza, volta ad affermare che l’interesse più alto è quello di tutti, specialmente a vantaggio dei più poveri”.
Per dare un segnale concreto di impegno ed attenzione sul tema della finanza etica, le Acli di Cremona hanno aperto presso la propria sede uno sportello del banchiere ambulante di Banca Etica.
Per informazioni: sito delle Acli di Cremona